Eventi e Rassegna stampa
Le iniziative aventi il patrocinio e gli auspici del marchio Zafferano Italiano hanno il rigore della selezione nei produttori espositori e delle Istituzioni e/o Associazioni che li organizzano o coordinano.
Zafferano bio: avanti tutta!
Zafferano bio: avanti tutta!
Lo zafferano coltivato secondo le regole della buona agronomia rispettoso dell’ambiente e di chi vi lavora non può che designarsi come “naturalmente” biologico. Una designazione (biologico) oggi ampiamente abusata e collegata a una pluralità e varietà di prodotti (non ultimo il recente chinotto biologico con il solo 0,0.. di zucchero di canna biologica!). Alla maggioranza degli imprenditori, pertanto, qualificare lo zafferano come biologico appare un indicazione superflua, una dicitura aggiuntiva in etichetta non necessaria. Nulla di più errato! Oggi in Italia vi sono 42.546 imprenditori esclusivi di prodotti biologici per una superficie di circa 1,387.000 ettari con un significativo, ma progressivo, aumento rispetto al prodotto convenzionale.
E per lo zafferano? Come dicevano molti indicano nel loro materiale promozionale la sostenibilità dello zafferano e lo qualificano biologico pur non essendo certificato come tale e non avendo svolto quei passi “burocratici” e tecnici necessari ai fini di un controllo terzo da parte di un organismo di controllo e pertanto sugli scaffali troviamo il marchio europeo del biologico abbinato a zafferano prodotto all’estero.
E’ giusto che il nostro prodotto (Zafferano Italiano) continui a a subire tale “declassamento” anche solo nominalistico? A molti di noi sembra assurdo.
Si stima che le aziende di zafferano biologico in Italia non siano più di una trentina, per una superfiche di qualche ettaro. E’ sufficiente tale dimensione per rispondere a una volontà del consumatore di acquisire in misura maggiore zafferano biologico, ma anche certificato e coltivato assolutamente in Italia? A noi appare di no e pertanto da Zafferano Italiano viene un invito alle aziende agricole produttrici di zafferano: farsi interpreti di tale richiesta del consumo nazionale.
Legittimiamo finalmente il nostro zafferano come biologico, non abbiamo il timore di non recuperare quei costi aggiuntivi di registrazione (in parte coperti anche dai bandi dei piani di sviluppo rurale) o aggregandosi tra noi tutti di Zafferano Italiano nel chiedere un costo contenuto tra i vari Organi di certificazione ..ed ampliamo la superficie di zafferano certificato biologico. Si potrà così recuperare uno spazio di mercato per il prodotto nazionale nella struttura distributiva, ora acquisito in gran parte dal prodotto estero. Ce la possiamo fare. Il consumatore nazionale desidera un alimento tipico e storico come lo zafferano, ce lo chiede.
Giovanni Piscolla